Taglio al Plasma: le cose da sapere

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27 Aprile 2020

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gianfranco

Tra le tecnologie maggiormente utilizzate per le lavorazioni nel settore della carpenteria metallica spicca certamente il taglio al plasma.
Una soluzione ideata a metà degli anni cinquanta negli Stati Uniti d’America capace di offrire risultati molto precisi ed efficaci con tempistiche ridotte. Attualmente sono disponibili due modalità di taglio al plasma che si differenziano per dispositivi e soprattutto per tipologia di lamiera. Come accade per altre tecnologie che permettono la lavorazione dei metalli anche il taglio al plasma prevede delle criticità o quantomeno degli aspetti che devono essere opportunamente valutati per preservare la salute degli operatori.

Come funziona il taglio al plasma

Il taglio al plasma è una tecnologia molto funzionale che permette di lavorare qualsiasi tipologia di materiale metallico e più in generale di conduttore elettrico. Ha fatto la propria comparsa negli Stati Uniti d’America verso la metà degli anni 50. In particolare questa tecnologia è stata ideata e brevettata nel 1955 da Robert Gage per conto della multinazionale Union Carbide. La sua fu una vera e propria intuizione che permise di rivoluzionare il settore della carpenteria e della lavorazione di metalli. In realtà questa tecnologia può essere vista come una sorta di ulteriore evoluzione della tecnica di saldatura a getto di plasma che all’epoca era già nota e molto usata nel settore. Il funzionamento del taglio al plasma prevede l’utilizzo di un apposito dispositivo che solitamente presenta una torcia grazie alla quale è possibile creare un flusso diretto di plasma ad alta pressione. Si tratta di un gas opportunamente ionizzato che presenta una carica elettrica praticamente nulla. Il principale effetto di questo flusso ad alta pressione di plasma è quello di riscaldare e quindi trasmettere calore alla piastra da trattare, portandola così a raggiungere la temperatura idonea per poter eseguire il taglio in maniera semplice ed in totale sicurezza. Volendo approfondire maggiormente questa tecnologia, il flusso di plasma viene creato da una differenza di potenziale da applicare agli elettrodi presenti sul dispositivo. Una metodologia molto semplice ma che permette di ottenere risultati rilevanti peraltro con tempistiche estremamente ridotte. Da segnalare inoltre che il taglio al plasma che come abbiamo avuto modo di vedere è adatto per ogni tipologia di conduttore di elettricità come ad esempio nel caso di acciaio, consente anche di eliminare completamente i residui di metallo che si creano durante il taglio. Questo viene reso possibile grazie all’energia cinetica in possesso del plasma attraverso un meccanismo naturale molto singolare e funzionale.

Le tipologie di taglio al plasma e come sceglierle

Il taglio al plasma è una tecnologia presente ormai da metà degli anni cinquanta e che tuttavia risulta essere ancora molto attuale ed utilizzata in ragione delle sue peculiarità. Infatti, è molto versatile, estremamente precisa e soprattutto efficace. Attualmente sono a disposizione di aziende che operano nel settore della carpenteria e non solo, due tipologie di taglio al plasma che si diversificano per utilizzo di dispositivi ed anche per le caratteristiche della piastra da trattare ed in particolar modo rispetto allo spessore. Nello specifico ci sono due modalità di taglio al plasma: quella che prevede l’utilizzo di torce manuali e quella che invece presenta l’implementazione di attrezzature fisse. Nel primo caso il taglio al plasma si dimostra idoneo su lamiere di acciaio oppure al carbonio che presentano uno spessore fino ad un massimo di 50 mm. All’interno di questo range si riesce ad assicurare un risultato estremamente preciso ed efficace. Per lastre che presentano uno spessore molto più marcato fino ad un massimo di 150 mm, la soluzione ideale è rappresentata dai dispositivi che presentano attrezzature fisse. Da sottolineare inoltre che con l’utilizzo di attrezzature fisse è anche possibile ottenere un altro ottimo risultato: queste macchine permettono di sviluppare un getto di plasma particolarmente semplici da direzionare. In ragione di ciò sarà possibile ottenere risultati molto soddisfacenti nel caso in cui si debba eseguire la lavorazione di fogli metallici ricurvi o che invece sono caratterizzati da diverse tipologie di sagomature e di angolazione. Insomma se si deve effettuare una lavorazione con taglio al plasma su lamiere con curvature o comunque con un profilo non lineare, la soluzione ottimale è quella di utilizzare il dispositivo di taglio al plasma con il supporto di attrezzature fisse.

Possibili rischi e criticità

Il taglio al plasma è una tecnologia molto funzionale che permette risultati efficaci e precisi peraltro in lassi di tempo quanto mai ridotti. Tuttavia come altre tipologie di tecnologie utilizzate nell’ambito della carpenteria metallica, anche quella al plasma presenta delle criticità o perlomeno delle situazioni che richiedono massima attenzione per preservare la salute degli operatori. In ragione di ciò è opportuno anche rimarcare come il taglio al plasma debba essere eseguito da personale qualificato e soprattutto con l’utilizzo di strumentazioni affidabili e di qualità. Soddisfacendo questi requisiti sarà possibile evitare rischi inutili. Analizzando nel merito tutte le criticità insite nella tecnologia del taglio al plasma, è necessario porre attenzione soprattutto sul naturale sviluppo di vapori metallici nocivi per la salute delle persone. Durante la lavorazione, infatti, si diffondono vapori che, se inalati, possono comportare problemi di salute piuttosto gravi. Questo problema può essere, tuttavia, bypassato grazie alla presenza di una apposita cappa aspirante. Tra l’altro nel caso in cui nella propria azienda o in qualsiasi altro genere di luogo si disponga di un dispositivo per il taglio al plasma dalle dimensioni piuttosto importanti, allora sarà necessario anche prevedere un apposito impianto che permetta un corretto smaltimento dei fumi in totale sicurezza tutelando anche l’ambiente. Ulteriori attenzioni devono essere riposte anche nei confronti dell’alta tensione che si crea tra gli elettrodi del dispositivo. Essa ha quale principale conseguenza quella di dar vita ad un arco al plasma caratterizzato dalla capacità di generare delle radiazioni luminose ultraviolette. Per tutelare opportunamente la salute di operatori e di quanti si trovano nei pressi del dispositivo è necessario predisporre delle difese protettive ad esempio con l’utilizzo di dispositivi di protezione personale. Il consiglio a tal proposito è quello di indossare maschere, occhiali con un filtro idoneo per le radiazioni luminose ultraviolette e soprattutto un abbigliamento completamente schermante che protegga tutti gli organi interni. In aggiunta, l’arco al plasma genera anche pericolose radiazioni elettromagnetiche le quali necessitano di ulteriori attenzione rispettando delle precise norme di sicurezza che sono state ideate e sviluppate per questo genere di attività. Il taglio al plasma, insomma, è una tecnologia molto utile che si dimostra essere molto versatile, efficace e precisa ma che al tempo stesso richiede massima attenzione per evitare possibili problematiche di salute.

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