Taglio al plasma dell’acciaio: cos’è, quando e come viene praticato

}

8 Giugno 2020

l

gianfranco

Negli ultimi decenni le tecnologie a disposizione dell’uomo sono notevolmente migliorate ampliando di gran lunga i servizi che un singolo macchinario è capace di offrire, tra questi ambiti è stata parecchio migliorata la carpenteria leggera e pesante.

La carpenteria si occupa di produrre e tagliare elementi appositi affinché venga soddisfatta la richiesta pervenuta dal cliente, se il lavoro sarà preciso e veloce il cliente sarà soddisfatto.

Tuttavia è necessario porsi una domanda, quali sono gli strumenti utilizzati all’interno della carpenteria leggera o pesante che permettono di svolgere questi lavori così precisi?

Senza dubbio l’utilizzo delle tecnologie ha portato enormi vantaggi sotto ogni punto di vista, una di queste viene proprio impiegata nella carpenteria e si tratta del taglio al plasma.

Il primo impiego di tale tecnica è stato nel 1955 quando Robert Gage pensò bene di poter rielaborare una delle tecnologie già esistenti, cioè la saldatura a getto di plasma.

La sua idea fu quella di concentrare il getto di plasma in punti più sottili, così facendo la pressione esercitata sarebbe stata notevolmente maggiore e avrebbe potuto tagliare i materiali, però vi era un problema: in che modo incanalare il getto di plasma in punti ben precisi e sottili così da ricavarne il taglio?

La soluzione gli pervenne dall’utilizzo di un ugello, questo strumento serve a ridurre l’ampiezza del getto, proprio come un imbuto usato per travasare un liquido.

L’esperimento pensato da Robert Gage ebbe un notevole successo e permise agli Stati Uniti di fare un notevole passo avanti verso lo sviluppo tecnologico.

In Italia tale strumento di lavoro arrivò soltanto negli anni ’80 e divenne ben presto una delle tecnologie più adoperate all’interno della carpenteria poiché univa l’efficacia di un lavoro preciso e di qualità a prezzi sostenibili.

Fu proprio questo l’impiego del primo taglio al plasma, oggigiorno però funziona in maniera (in parte) differente e risulta essere una delle migliori tecniche di lavoro per la carpenteria leggera e pesante.

Infatti permette il taglio di materiali metallici fino ad un massimo di 5 mm per le macchine meno prestanti e un taglio massimo di 13 mm per le macchine più costose e pesanti. Per tale ragione è possibile dire che il taglio al plasma è una delle tecniche più utilizzate affinché si ottenga un taglio preciso e veloce.

Quando viene utilizzato il taglio al plasma dell’acciaio?

Nell’ambito carpenteristico, quindi la lavorazione di diversi materiali, è necessario tenere conto di diversi fattori prima di effettuare un determinato lavoro.

Per tale ragione tratteremo i due principali metodi di lavorazione dei metalli: il taglio laser o il taglio al plasma.

Come accennato precedentemente, per la lavorazione di materiali come i metalli è necessaria una certa precisione e velocità d’esecuzione, queste due sono le principali tecniche utilizzate all’interno dell’ambito carpenteristico, quale delle due risulta migliore?

Il taglio laser è una tecnologia di ultima generazione, possiede tra le sue caratteristiche una velocità d’esecuzione unica ed una precisione a dir poco eccezionale. Tuttavia questo genere di taglio è utile per materiali con spessori davvero ridotti.

Tra l’altro, se da un lato vi è l’incredibile precisione, dall’altro vi è un eccessivo costo di manutenzione! Infatti per eseguire la manutenzione di tale strumento di taglio è necessario rivolgersi direttamente al produttore del prodotto.

Ciò mette in evidenza che nonostante l’efficacia del taglio laser per i piccoli-medi spessori, il costo eccessivo rende questo macchinario utile o necessario soltanto per lavori di massima precisione.

Il taglio al plasma è invece la tecnica più utilizzata poiché le sue caratteristiche le permettono di essere adoperata per diverse superfici ottenendo lavori precisi.

Prima di tutto bisogna mettere in evidenza che il taglio al plasma risulta eccellente per il taglio di spessori medio-grandi, tutto ciò avviene con una precisione non chirurgica ma tale da soddisfare il lavoro richiesto senza difficoltà.

La manutenzione del macchinario per il taglio al plasma può essere svolta da personale specializzato nel settore senza doversi rivolgere obbligatoriamente al costruttore, ciò permette di risparmiare parecchio tempo anche nella revisione del macchinario.

Infine vi è un costo più economico di tale strumento di taglio, ciò permette alle carpenterie di vendere prodotti di ottima fattura a prezzi più accessibili, favorendo anche la compravendita degli oggetti.

Perciò arrivando al succo del discorso, quando viene utilizzato il taglio al plasma dell’acciaio?

Il taglio al plasma dell’acciaio (così come di altri materiali) viene utilizzato quando si trattano oggetti di un certo spessore, infatti la precisione è davvero eccellente, ma permette ugualmente di evitare grandi spese.

Inoltre potrebbe essere utile sapere che il taglio al plasma viene adoperato per riciclare diversi materiali, è infatti il metodo migliore per dare nuova vita agli oggetti che vengono buttati!

Come viene praticato il taglio al plasma?

Prima di tutto bisogna precisare che il taglio al plasma è una tecnica adoperata con le necessarie protezioni e in luoghi parecchio arieggiati, infatti la fusione dell’acciaio (o di un qualsiasi altro materiale) rilascia nell’aria odori e particelle che potrebbero risultare nocive senza le adeguate precauzioni.

Detto ciò è possibile procedere con l’analisi del taglio al plasma.

Come accennato all’inizio dell’articolo, il taglio al plasma è una tecnica scoperta nel 1955 ma che tutt’ora viene adoperata, seppur con alcune variazioni.

Il funzionamento del taglio al plasma è molto simile a quello della saldatura: l’elettrodo viene messo a contatto con il materiale così che si sciolga a causa dell’alta temperatura, allora in che modo avviene il taglio?

Il taglio deriva dalla fusione del materiale metallico e l’utilizzo dell’ugello che soffiando aria ad alta intensità spinge via i residui e le impurità del metallo nella zona fusa dal calore.

Il taglio al plasma si svolge in due fasi: la fase d’innesco e la fase di trasferimento.

La prima consiste nell’inizio dell’operazione di taglio e può avvenire a sua volta in due metodi, il metodo tradizionale prevede che una corrente ad alta tensione e bassa intensità dia vita ad una scintilla con alta intensità. Lo scoppio di questa scintilla emanerà un enorme calore che darà vita ad una piccola quantità di plasma, questo è l’arco pilota.

Invece la seconda variante d’innesco viene chiamata ”Fase d’innesco a contatto” poiché prevede che l’ugello e l’elettrodo siano a diretto contatto così che si avvii una fase di cortocircuito che darà vita alla scintilla.

La fase finale, cioè quella di trasferimento, consiste nell’arrivo del plasma verso l’anodo (la superficie di contatto) trasferendo con se il calore che permetterà di tagliare il metallo.

Questo è il funzionamento principale del taglio al plasma che da tempo permette di ottenere risultati precisi e veloci.

Fonte

Articolo preso da questo link

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

inviaci una mail

INFO@CARPENTERIAMEDICEA.IT

chiamaci subito

055 8990493